Il caffè, assieme al tè, è la bevanda calda più bevuta al mondo. Deriva dalle bacche lavorate e tostate di un arbusto originario dell’Etiopia appartenente al genere Coffea, di cui si consumano soprattutto le varietà arabica (sapore più delicato e aromatico) e robusta (più astringente e aromatico).
Ha tanti aspetti positivi: è ricco di antiossidanti, il solo profumo sembrerebbe che riduca lo stress, fa bene al cervello e al fegato, abbassa il rischio di tumore alla pelle e rende più felici.
Tuttavia, quanto caffè è giusto consumare in una giornata?
Soprattutto alcune categorie di persone devono limitare il caffè, per esempio le donne in gravidanza e tutti coloro che hanno la pressione alta, proprio per il suo effetto ipertensivo. Inoltre il caffè interferisce con l’assorbimento di calcio e ferro, ed è quindi controindicato in caso di anemia e osteoporosi. Date le proprietà eccitanti sarebbe bene che gli insonni e gli ansiosi ne riducano il consumo, o che per lo meno lo evitino nel tardo pomeriggio. Infine, è anche sconsigliato in chi soffre di gastriti, ulcere e colon irritabile, dato che stimola la secrezione gastrica e la motilità intestinale.
La regola di base è di non superare le cinque tazzine di espresso al giorno, ovvero due tazze di caffè americano.
Qual è l’associazione tra caffè e dentista?
Il caffè, se usato oltre le quantità corrette, è una sostanza che tende a macchiare i denti e le moderne otturazioni estetiche in resina composita, effetto che hanno anche nicotina, liquirizia e vino rosso.
Tuttavia, questo avviene solo se se ne abusa quotidianamente, e se a questo si associa un’igiene orale scadente.